Charles Perrault e le fiabe che insegnano la vita

Chi era Charles Perrault e perché dopo 400 anni aiuta i bambini a capire i segreti della vita

Charles Perrault nasce il 12 gennaio 1628. Fu un autore francese e membro dell’Académie Française, che pose le basi per un nuovo genere letterario: la fiaba. Le più conosciute delle favole di Perrault includono Le Petit Chaperon (Cappuccetto Rosso), Cendrillon (Cenerentola), Le Chat Botté (Il Gatto con gli Stivali), La Belle au bois dormant (La Bella Addormentata) e La Barbe Bleue (Barbablù).

Molte delle storie di Charles Perrault, che furono riscritte dai fratelli Grimm, continuano ad essere stampate e sono state adattate all’opera, al balletto (come La bella addormentata di Tchaikovsky), al teatro e al cinema (Walt Disney). Perrault fu una figura molto influente nella scena letteraria francese del XVII secolo e fu anche il leader della “fazione moderna” durante il “litigio degli antichi e dei moderni”.

Charles Perrault nacque in una ricca famiglia borghese parigina, settimo figlio di Pierre Perrault e Paquette Le Clerc. Frequentò le buone scuole della città e studiò legge prima di intraprendere una carriera nel servizio pubblico (seguendo le orme del padre e del fratello maggiore Jean). Perrault partecipò anche alla creazione dell’Accademia delle Scienze e al restauro dell’Accademia di Pittura.

Nel 1654 si trasferì da suo fratello Pierre, che aveva acquistato un posto come principale esattore delle tasse della città di Parigi. L’acquisto di ruoli governativi ufficiali era una pratica comune nella Francia del diciassettesimo secolo, poiché le possibilità di auto-esaltazione erano abbondanti. In seguito, quando l’Accademia delle Iscrizioni e delle Belle Lettere fu fondata nel 1663, Charles Perrault fu nominato segretario e servì sotto Jean Baptiste Colbert (ministro delle finanze di Luigi XIV).

Nel 1668 Charles Perrault scrisse La Peinture (‘Pittura’) per onorare il primo pittore del re, Charles Le Brun. Scrisse anche Courses de testes et de Bague (‘Gare di teste e di anelli’, 1670) per commemorare i festeggiamenti del 1662 organizzati da Luigi per la sua amante, Louise-Françoise de La Baume le Blanc, duchessa di La Vallière. Perrault stesso si sposò nel 1672 con Marie Guichon (a soli diciannove anni). Lei purtroppo morì solo sei anni dopo.

Questo fu un periodo molto intenso nella vita di Charles Perrault, e nel 1669 aiutò Luigi XIV a progettare i giardini di Versailles. Perrault convinse il re a includere trentanove fontane, ognuna delle quali rappresentava una delle favole di Esopo nella sezione labirinto dei giardini di Versailles, e il lavoro fu realizzato tra il 1672 e il 1677. I getti d’acqua che sprizzano dalle bocche degli animali sono stati concepiti per dare l’impressione di un discorso tra le creature. C’era una targa con una didascalia e una quartina scritta dal poeta Isaac de Benserade accanto ad ogni fontana.

Dopo essere stato eletto all’Académie française nel 1671, Charles Perrault iniziò la “Disputa degli antichi e dei moderni”, che contrapponeva i sostenitori della letteratura dell’antichità (gli “antichi”) ai sostenitori della letteratura del secolo di Luigi XIV (i “moderni”). Charles Perrault era dalla parte dei Moderni e scrisse Le Siècle de Louis le Grand (‘Il secolo di Luigi il Grande’, 1687) e Parallèle des Anciens et des Modernes (‘Parallelo tra Antichi e Moderni’, 1688-1692) dove tentò di dimostrare la superiorità della letteratura del suo secolo. Le Siècle de Louis le Grand fu scritto per celebrare la guarigione di Luigi XIV da un’operazione pericolosa per la sua vita. Perrault sosteneva che a causa del governo illuminato di Luigi, l’epoca attuale era superiore in ogni aspetto ai tempi antichi.

Nonostante questo assecondare la corona, nel 1695, quando aveva sessantasette anni, Perrault perse il suo posto di segretario. Fu a questo punto che decise di dedicarsi ai suoi figli e iniziò a scrivere storie, ispirandosi alle vecchie tradizioni orali del folklore francese ed europeo. Nel 1697, Charles Perrault pubblicò Racconti e storie del passato con morale (‘Histoires ou Contes du Temps Passé’), sottotitolato Racconti di Mamma Oca (‘Les Contes de ma Mère l’Oye’).

Fu un enorme successo, per lo più ispirato da fiabe precedenti scritte nei salotti, in particolare da Marie-Catherine Le Jumel de Barneville, baronessa d’Aulnoy, che coniò la frase ‘fiaba’. Barneville, infatti, scriveva tali storie già nel 1690. Anche così, molte delle ben note fiabe che sentiamo oggi, come Cenerentola e Cappuccetto Rosso, sono raccontate come lui le ha scritte. Perrault aveva effettivamente pubblicato la sua raccolta sotto il nome del suo ultimo figlio (nato nel 1678), Pierre (Perrault) Darmancourt (‘Armancourt’ è il nome di una proprietà che aveva comprato per lui), probabilmente temendo le critiche degli ‘Antichi’.

Nei racconti, Perrault usava immagini dell’ambiente circostante, come lo Chateau Ussé per la Bella Addormentata, e nel Gatto con gli Stivali il Marchese dello Château d’Oiron. Perrault contrapponeva il suo soggetto folcloristico a dettagli, asidie e sottotesti tratti dal mondo della moda contemporanea.

Charles Perrault morì a Parigi, la città della sua nascita – e della sua vita adulta – nel 1703, all’età di settantacinque anni.

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